Le macchie solari

macchie solari

Le macchie solari sono un problema estetico molto diffuso specialmente tra le donne over trenta ma, fortunatamente, esistono molti rimedi naturali o determatologici in grado di attenuarle o, addirittura, eliminarne. Scopriamo qualcosa di più a questo proposito.

Cosa sono le macchie solari

In ambito medico, le macchie solari sono imperfezioni cutanee che si presentano come discromie dell’eQueste macchie possono avere dimensioni e colori variabili dal marrone chiaro al nocciola e, in genere, si presentano più frequentemente durante i mesi estivi.

Perché vengono le macchie solari?

Le macchie solari possono essere causate da diversi fattori, tra cui:

  • notevoli variazioni ormonali, che si verificano soprattutto durante la gravidanza e la menopausa o quando si assume la pillola anticoncezionale. In questo caso l’iperpigmentazione è principalmente localizzata sul viso, sulla fronte, sul mento, sugli zigomi e vicino al contorno delle labbra
  • stati infiammatori dell’epidermide come acne o follicolite
  • stati irritativi sempre della pelle causati, ad esempio, dalla ceretta
  • assunzione di integratori o farmaci fotosensibilizzanti come antinfiammtaori o antibiotici
  • utilizzo di prodotti fotosensibilizzanti come i profumi che possono permane sulla pelle per più di 24 ore.
  • malattie dermatologiche, come il lichen ruber planus, una dermatosi di tipo cronico e recidivante che colpisce cute, mucose e unghie, o autoimmuni come il lupus eritematoso sistemico, una patologia cronica per cui l’organismo attacca le proprie cellule.
    pidermide che, quindi, appare in alcuni punti più scura.

Le tipologie di macchie solari

In base alle cause che le scatenano, si possono distinguere due tipologie di macchie solari riconoscibili, anche, per il loro differente aspetto. Scopritene di più.

Melasma o cloasma

Melasma o cloasma si presentano come macchie di colore marrone intenso dalla forma irregolare localizzate sugli zigomi, sulla fronte, vicino al labbro superiore, sulle orecchie e sul décolleté.

In genere, questo tipo di macchie solari compare nelle donne tra i 40 e i 50 anni quando si fa uso di estrogeni o durante la gravidanza.

Lentigo solari o senili

Le lentigo solari o senili si presentano come dei puntini di diverse dimensioni di colore marrone. Queste macchie solari appaiono dopo i 40 anni d’età e possono moltiplicarsi man mano che passano gli anni.

La loro causa è il fotoinvecchiamento della pelle che può essere accelerato e peggiorato da una costante e prolungata esposizione al sole.

Come prevenire le macchie solari

Al fine di prevenire la comparsa di macchie solari sulla pelle del viso è necessario seguire alcuni semplici accorgimenti come:

  • proteggere la pelle, soprattutto, se particolarmente chiara o sensibile con creme solari che contengono filtri protettivi molto elevati.
  • utilizzare occhiali da sole dalle montature ampie che coprano, anche, il contorno occhi
  • limitare il tempo di esposizione al sole.
  • non esporsi ai raggi solari quando questi raggiungono il loro massimo picco e, quindi, tra le 11.00 e le 16.00.
  • durante la primavera e l’estate utilizzare creme con un filtro protettivo non solo al mare o in montagna, ma anche quotidianamente in città.
  • alimentarsi con una dieta ricca di cibi che contendono flavonoidi dall’importante azione antiossidante. Tra questi alimenti, vi sono frutti come agrumi, frutti di bosco, uva spina, kiwi, avocado e verdure come pomodori e carote.

Le macchie solari sono pericolose?

L’unico rischio che corre chi è soggetto a macchie solari è, magari, di non notare subito la formazione di melanomi.

È, quindi, consigliabile tenere controllate le eventuali macchie solari che si hanno e, nel caso se ne formino di ulteriori, chiedere subito un parere medico.

Macchie solari permanenti

In genere, una volta formatesi le macchie solari non si riassorbono spontaneamente, ad eccezione di quelle formatesi in gravidanza che di solito scompaiono pochi mesi dopo il parto.

e macchie solari non sono pericolose per la pelle, ma rappresentano solo un inestetismo.

Prevenzione 365 giorni all’anno

«Nei mesi con più ore di sole, filtri chimici e fisici con fattore di protezione 50 possono essere abbinati a una corretta “igiene” solare», avverte Bruni. «Le regole sono note:

  • non esporsi nelle ore centrali della giornata ed evitare improvvise scottature, favorendo invece una graduale e lenta abbronzatura durante il periodo di fotoesposizione.
  • In chi non ha o ha pochi capelli, consiglio anche l’utilizzo di un cappello.

Il melasma, invece, tende a comparire sul volto e, in particolare, in zone molto visibili ed esposte come il labbro superiore, le guance e la fronte. «Un’adeguata fotoprotezione va ripetuta ogni due ore cercando di limitare al massimo l’esposizione solare (e quindi anche l’abbronzatura) nelle donne in gravidanza, che allattano o che assumono la pillola anticoncezionale», suggerisce la specialista.

Il ruolo degli integratori 

In chiave preventiva possono essere utili anche alcuni micronutrienti. «Gli integratori adatti a preparare la pelle per l’abbronzatura e mantenere un buon trofismo cutaneo contengono sostanze antiossidanti: polypodium leucotomos, niacinamide, vitamine C, D ed E», spiega Bruni. «Queste partecipano al funzionamento del collagene e contrastano l’attività dei radicali liberi, contribuendo alla normale funzione del sistema immunitario cutaneo. Si tratta di integratori per bocca che si assumono una o due volte al giorno e che sono in grado di coadiuvare una terapia preventiva o un trattamento in modo completo».

Cosmetici ad azione schiarente, depigmentante e levigante

I prodotti depigmentanti e schiarenti si sono conquistati un ruolo di rilevante importanza nel trattamento delle macchie: questa categoria di cosmetici è in grado di esprimere la propria azione stimolando il ricambio cellulare della cute che ha assunto una colorazione diversa. Così, la pelle della zona apparirà più omogenea e i melanociti non saranno più capaci di espandere il pigmento melanico nelle cellule vicine.
Spesse volte accade che le persone che fanno uso di questi prodotti schiarenti non percepiscano risultati immediati, abbandonando anzitempo il trattamento: in realtà, affinché le creme esercitino la loro azione, deve passare un periodo di tempo relativamente lungo, stimato attorno ai due mesi. Il ricambio cellulare può essere favorito solamente in questo modo.
L’attività depigmentante è stata riscontrata nella liquirizia, che sembra capace di inibire l’attività dell’enzima tirosinasi (responsabile della produzione di melanina). Anche il tè verde e la camomilla sembrano rispondere in modo positivo alla risoluzione del problema macchie: il tè verde probabilmente potenzia l’inibizione della tirosinasi e la camomilla è giudicata capace di indebolire il processo che conduce alla melanogenesi stimolata dai raggi UV. La camomilla riuscirebbe ad antagonizzare le citochine prodotte dai cheratinociti, senza intaccare l’azione dell’enzima tirosinasi.
Particolare è anche l’azione depigmentante dell’estratto di semi dell’uva ursina, grazie alla sua capacità di inibire la produzione della melanina attraverso la competizione di legame con i recettori della tirosinasi.
Anche l’idrochinone, l’acido citrico, l’acido lattico, l’acido glicolico, l’acido tricloroacetico, l’acido retinoico, l’acido azelaico, L’a-tocoferolo, l’acido cogico e l’acido ascorbico si prestano ad essere validi agenti depigmentanti.
A questo proposito, già nell’antichità Cleopatra e Poppea avevano visto giusto: l’abitudine di fare bagni di latte di capra e d’asina, grazie all’azione idratante e chiarente dell’acido lattico, era già all’epoca una pratica decisamente positiva per mantenere la pelle liscia e morbida, prevenendo la comparsa di macchie sulla pelle del viso.
A questa categoria di cosmetici dall’azione depigmentante e schiarente potrebbe essere associato anche un trattamento con creme leviganti che facilitano il ricambio delle cellule eliminando quelle superficiali: la cute apparirà così più brillante e lucente.

Trattamenti dermo-estetici

Se l’impiego dei suddetti cosmetici non è sufficiente per eliminare le macchie cutanee sulla pelle del viso, è possibile ricorrere a diversi tipi di trattamenti dermo-estetici che consentono la rimozione – più o meno profonda – degli strati superficiali della pelle, al fine di eliminare del tutto le aree cutanee caratterizzate dall’alterata pigmentazione. Fra questi ricordiamo:

  • Peeling chimici;
  • Trattamenti laser;
  • Microdermoabrasione;
  • Dermoabrasione;
  • Diatermocoagulazione.

Tuttavia, tali trattamenti devono essere eseguiti solamente da medici specializzati in quest’ambito e solo su consiglio del proprio dermatologo.

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