Una tecnologia di ultima generazione al servizio della depilazione

laser a diodo

peli superflui costituiscono un inestetismo piuttosto fastidioso per molte donne, tanto da costringerle periodicamente a ricorrere alla depilazione o alla ceretta.
È soprattutto all’
avvicinarsi dei mesi estivi che diventa impellente trovare una soluzione efficace al problema. Se, fino a qualche anno fa, trovare un rimedio definitivo rappresentava solamente un sogno, la nascita e l’affermarsi della depilazione laser a diodo ha reso possibile la rimozione permanente dei peli.

Il successo è garantito dall’impiego di una fonte costante di calore, in grado di penetrare all’interno del follicolo pilifero fino a distruggerlo alla radice. Per i trattamenti vengono impiegate varie tipologie di laser, accomunate dal fatto di emettere impulsi lunghiefficaci sulla struttura stessa del bulbo pilifero.

In questo modo, la ricrescita del pelo viene resa estremamente difficoltosa. Recentemente, ai laser a luce pulsata si è affiancata una nuova tecnica, ancora più efficace, ossia quella dei laser a diodo. Entrambe si caratterizzano per la pressoché totale assenza di rischi, e per gli effetti collaterali estremamente contenuti. Nelle prossime righe verranno esaminati pregi e difetti, benefici e controindicazioni del laser a diodo.

Come funziona il laser a diodo, la nuova frontiera della depilazione

Il laser a diodo costituisce, oggi, la soluzione alla quale vengono riconosciuti i migliori risultati nell’ambito della depilazione. In particolare, si sta rivelando la scelta ottimale per le parti del corpo ricche di peli (come le ascelle, l’inguine e le gambe). Il trattamento non solo è sicuro ed indolore, ma garantisce risultati superiori a quelli raggiungibili dalle altre tecnologie disponibili.

L’apparecchiatura utilizzata per i trattamenti vede come componenti attivi i diodi, ossia dei semiconduttori che hanno la capacità di emettere un raggio a lunghezza d’onda variabile. Questo consente di adattare tale tecnologia alla specifica seduta, tenendo conto della parte del corpo da trattare e di una serie di altri fattori.
Le macchine impiegate uniscono 
velocità e potenza; è proprio per questo che riescono ad agire con efficacia in zone particolarmente pelose.

Questo significa assicurare risultati di rilievo ad ascelle ed inguine, ma anche, per gli uomini, a braccia, schiena e barba. Grazie ai continui investimenti in questa tipologia di laser, è ormai possibile avere a disposizione apparecchiature in grado di regalare una depilazione “definitiva” in un numero di sedute limitato, sicuramente inferiore ai trattamenti necessari alla depilazione a luce pulsata. Le persone estremamente sensibili dovranno limitarsi utilizzare creme anestetizzanti per provare solo un leggerissimo fastidio nel corso della seduta.

laser a diodo

Esaminando più nello specifico il funzionamento dei diodi, occorre indicare come il laser sia stato concepito per andare a colpire la melatonina, ossia la proteina che l’organismo impiega come pigmento. La melanina, oltre a donare “colore” alla pelle, fa lo stesso con la peluria. La luce emanata dalle apparecchiature si trasforma in calore e, in questo modo, garantisce la distribuzione del follicolo; questo senza provocare danni alla pelle e, al contempo, rendendo più difficoltoso, e rallentato, lo sviluppo di nuovi peli. Il numero di sedute necessario per veder progressivamente scomparire i peli varia da persona a persona.

In base alle ultimi studi effettuati in merito ai laser a diodi, è risultato come questa forma di epilazione riesca ad eliminare una percentuale prossima all’80% del patrimonio pilifero. La parte rimanente, ad ogni modo, appare sotto forma di peluria sottile, risultando praticamente invisibile all’occhio umano.
Da quanto scritto finora, appare evidente come 
optare per questa tecnologia rappresenti il modo migliore per non essere più tormentati dalla ricrescita dei peli.

Regole da seguire durante il periodo di trattamento laser a diodo

Perché il laser si riveli realmente efficace, è opportuno seguire alcune semplici regole nei giorni che precedono la seduta. È importante, ad esempio, evitare di utilizzare ceretta o pinzette, decolorare il pelo, fare ricorso a creme abbronzanti ed esporsi per diverse ore ai raggi del sole (o utilizzare le lampade solari). Allo stesso modo, è preferibile non sottoporsi a saune o a trattamenti simili. Meglio rinunciare ad applicare profumi sulla pelle, rimandando l’impiego di farmaci fotosensibilizzanti al termine del trattamento.

Questo trattamento di epilazione laser, infatti, è sconsigliato anche a chi usa abitualmente tali farmaci, in qualsiasi forma (non solo fiale e pillole, ma anche creme e lozioni). Chi desidera sottoporsi all’epilazione dovrebbe sospendere il loro impiego almeno 6 mesi prima del trattamento.

Se il tempo a disposizione lo consente, in presenza di peli di lunghezza superiore ai 2/3 millimetri, al fine di ottimizzare i risultati è possibile accorciare i peli stessi per mezzo di un rasoio. L’operazione dovrà essere compiuta 3 o 4 giorni prima di sottoporsi al trattamento. Se seguire le indicazioni appena riportate è un buon viatico per assicurarsi risultati di rilevo, ancora più importante è la scelta della struttura specializzata che si occuperà della depilazione. Solo del personale qualificato possiede le competenze necessarie per personalizzare i macchinari impiegati. I parametri, infatti, dovranno essere impostati in base alle esigenze specifiche di chi si sottopone al trattamento.

Come funziona il laser a diodo

Proprio per assicurare interventi “su misura“, prima di agire l’addetto al trattamento normalmente effettua una serie di test di compatibilità, verificando anche l’idoneità del soggetto alla tecnologia proposta. Questi test consentono di regolare il tempo di applicazione del laser tenendo conto non solo della quantità e della densità dei peli, ma anche del tipo di carnagione e della tonalità della pelle.

Per quanto concerne la durata delle sedute, e il numero delle stesse, in questo caso non è possibile fornire una risposta univoca. Entrambi tali fattori sono destinati a variare a seconda della parte del corpo oggetto del trattamento, e alla densità pilifera. Solitamente, se una seduta di luce pulsata ha una durata che può variare tra i 30 e i 60 minuti, affidandosi ai laser di ultima generazione le tempistiche sono più ridotte, riducendosi a pochi minuti anche in corrispondenza di zone del corpo piuttosto vaste. Per esemplificare, zone come le ascelle o l’inguine richiedono un trattamento di non più di 10 minuti.

Il numero di sedute è limitato, soprattutto se messo a confronto con le sedute necessarie per ottenere buoni risultati con la luce pulsata. Su alcuni pazienti è possibile impiegare laser a concentrazioni più alte diminuendo, di conseguenza, il numero di trattamenti; al contrario, quando la pelle è particolarmente delicata, l’utilizzo di laser meno potenti obbligherà a qualche intervento in più. In genere, il numero di sedute è compreso tra le 5 e le 10 unità, e vengono effettuate a distanza di un mese o due l’una dall’altra a seconda del tipo di tecnologia impiegata. Tale periodo di pausa consente al pelo di raggiungere la lunghezza ideale per poter essere sottoposto ad un nuovo trattamento.

laser a diodo

Sono anche previste delle sporadiche sedute di mantenimento. Per quello che riguarda il tempo di ricrescita, può variare tra i 45 e i 60 giorni; per fare un confronto, optando per la luce pulsata, tale arco di tempo si riduce, variando dai 21 ai 30 giorni. Macchinari sempre più evoluti dal punto di vista tecnologico sono ormai in grado di raggiungere una potenza superiore ai 600 W. In questo modo, la velocità ottenuta può superare i 12 impulsi al secondo. Anche i sistemi di raffreddamento regalano performance di rilievo, riuscendo a dissipare il calore prodotto dalla potenza del diodo. Il trattamento risulta pertanto estremamente confortevole nella sua rapidità.

Il fatto di avere a disposizione sul manipolo un display integrato semplifica agli operatori la selezione dei parametri. Grazie al display risulta più semplice monitorare il trattamento in corso d’opera, mentre la presenza di programmi preimpostati velocizza le scelte in base al fototipo. Il giorno del trattamento è sufficiente presentarsi al centro estetico dopo aver rasato e pulito la parte del corpo sulla quale si dovrà intervenire. Il trattamento laser a diodo prevede l’utilizzo di un gel neutro conduttivo (serve da conduttore della luce del laser), utile per assicurare una maggiore scorrevolezza. Successivamente, si passa all’applicazione sulla cute del manipolo dell’apparecchiatura laser, che dirigerà l’energia alla radice del pelo.

Nello stesso momento, il manipolo raffredderà e proteggerà le aree circostanti. Il trattamento sarà eseguito in maniera “reticolare”; così facendo potrà andare a trattare in modo efficace un numero maggiore di bulbi piliferi. Un aspetto importante, che ha contribuito al successo di questa tecnica innovativa, è il fatto di poter trattare, assicurando i medesimi risultati, aree piuttosto estese (come le gambe e il torace) ed altre decisamente circoscritte (dalle labbra al mento). Al termine della seduta, sia il gel che i peli caduti vengono eliminati servendosi di una spatola. A chi ha appena ricevuto il trattamento è consigliata l’applicazione di una crema lenitiva dotata di filtro solareEvitare o limitare l’esposizione solare nella settimana successiva renderà ancora più evidenti i risultati ottenuti.

Trattamento laser a diodo: effetti collaterali e dolore

Non sono poche le persone che preferiscono non sottoporsi ai trattamenti laser a diodo perché preoccupate dal fatto di provare dolore. In realtà, come già anticipato, questa tecnologia di ultima generazione non provoca normalmente dolore. Durante la seduta l’unica sensazione avvertibile è rappresentata da un leggero riscaldamento della cute. La temperatura della pelle, infatti, è destinata ad aumentare di alcuni gradi ma, nella maggior parte dei casi, tale sensazione è ritenuta piacevole dagli stessi pazienti.

La lunghezza d’onda, ottimizzata per non provocare danni all’epidermide, rappresenta un elemento in grado di ridurre al minimo il dolore; questo anche grazie al sistema di raffreddamento presente, progettato per evitare l’eccessivo riscaldamento della cute. Tuttavia, la scelta del centro estetico risulta fondamentale anche sotto questo aspetto.

 Rivolgersi ad una struttura all’interno della quale opera personale inesperto in alcuni casi può portare, al termine del trattamento, alla comparsa di macchie iperpigmentate, e ad altri inestetismi quali eritemi reticolati e cicatrici. Scegliendo operatori qualificati e certificati, invece, non si correrà alcun rischio.

Nei confronti dei trattamenti basati sulla tecnologia a luce pulsata il consiglio degli operatori è di evitare di ricorrere a tale intervento nei mesi normalmente dedicati all’esposizione al sole. In particolare, sono le carnagioni scure, in estate, a rischiare di non rispondere nel migliore dei modi a tale tipologia di depilazione, tanto da poter dar luogo a macchie o ad altri effetti collaterali.

Ricorrere al laser ad alta potenza, basato sui diodi, significa invece potersi sottoporre all’intervento in qualsiasi momento dell’anno, senza che possano manifestarsi particolari controindicazioni. Questo indipendentemente dalla tipologia di pelle.

In realtà, sebbene in misura ridotta, anche in questo caso è possibile che si manifestino alcuni effetti collaterali. Fanno parte di questi ultimi, ad esempio, un leggero rossore della zona oggetto del trattamento, a volte accompagnato da un gonfiore superficiale. Nelle ore immediatamente successive alla seduta, in alcuni casi potrebbero evidenziarsi delle piccole bruciature, soprattutto quando il laser è andato a colpire i peli presenti nelle zone più delicate.

Come ricordato in precedenza, è la melanina a rivestire un ruolo fondamentale in questa tipologia di trattamenti. Per tale motivo, procedere su pelli abbronzate e su peli molto chiari non potrà garantire i risultati sperati. Con la pelle abbronzata la melanina finisce per attrarre calore, esponendo il paziente al rischio scottature. Peli particolarmente chiari indicano la scarsità di melanina, e questo non permette al processo di trasmissione termica di portare alla distruzione del follicolo.

Sebbene gli studi effettuati non abbiano evidenziato conseguenze negative della depilazione laser sul feto, è preferibile optare per altre opzioni nei mesi di gravidanza. Oltretutto, gli squilibri ormonali che si verificano nell’organismo potrebbero limitare i benefici del trattamento, non riuscendo a portare all’eliminazione del bulbo pilifero. Anche persone che soffrono di evidenti problemi di acne, o di altre malattie della pelle, farebbero meglio a consultare il proprio medico prima di procedere all’intervento.

La soluzione migliore per un’epilazione permanente?

trattamenti laser a diodo sono divenuti un alleato affidabile di molti centri estetici. Nel nostro Paese, non a caso, sono sempre più numerosi gli specialisti che hanno scelto di adottare tale tecnologia per inibire la ricrescita dei peli dei propri pazienti. Inizialmente, è stata la curiosità a spingere il pubblico verso questa tipologia di depilazione. Le successive conferme arrivate dal mondo scientifico sull’efficacia del trattamento hanno favorito la sua diffusione, spingendo anche i più tecnici a provarlo. Sono proprio gli studi scientifici ad aver evidenziato come nei primi 6 mesi l’area trattata vedrà rimossa una percentuale di peli pari all’80%, destinata a raggiungere il 90% nell’arco di un anno.

Anche chi ha sperimentato con successo i depilatori a luce pulsata è destinato a trovare nella depilazione con laser di ultima generazione una soluzione ancora più efficace.
Se la 
luce pulsata garantisce ottimi risultati su zone delicate come naso, mento e altri parti del viso, su “baffetti” seno, la tecnologia più recente si dimostra molto efficace anche utilizzata su gambe, braccia, schiena, ascelle, inguine e barba.

In futuro soluzioni classiche come cerette, gel e creme sembrano destinate a divenire una scelta sempre più marginale, lasciando spazio al laser a diodo.
Un 
numero limitato di sedute, infatti, permette di liberarsi del problema quasi definitivamente, senza che sia necessario far visita all’estetista una volta a settimana. Il fatto di avere un costo non eccessivo se confrontata con altri metodi di depilazione, e l’assenza di controindicazioni importanti, sono solo due dei fattori che giustificano il successo riscontrato finora da questa tecnologia.


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